Hopper è il gatto certosino che abita da noi, quando lo abbiamo portato a casa, per i primi 5 minuti, sembrava timido e pauroso, beh, mentiva! In tre anni ci ha fatto fuori suppellettili, tende, divano… Ha imparato ad aprire il rubinetto dell’acqua in cucina quando ha sete, ma non gli frega di richiuderlo quando ha finito. Sa anche aprire le porte balzando sulla maniglia e facendo leva con i suoi 7 chili e mezzo di potenza devastatrice… Ho scelto il nome Hopper per omaggiare il pittore americano Edward Hopper ignorando che in inglese volesse dire saltatore, nome azzeccatissimo. Se lo amiamo? Immensamente! Ieri ha rotto una tazza infrangibile dell’Arcopal. Ho provato a sgridarlo ma alla fine ha sempre ragione lui!
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