“Sono stata forte, ho resistito!”, sono le prime parole che giungono da Silvia Romano, la giovane cooperante rapita 18 mesi fa in Kenya e liberata sabato. Le immagini di lei, mentre scende dalla scaletta dell’aereo, i suoi saluti, la felicità di quel sorriso che abbiamo amato in questi mesi dalle fotografie che circolavano sui media, e poi, il gelo. In troppi si sono soffermati sui suoi vestiti. Abiti che parlano di una conversione all’Islam, e che hanno dato fastidio, mi domando a chi? Tutti cattolici praticanti in Italia? Fiumi di commenti caustici, titoli di giornali “Islamica e felice” ( sempre che si voglia chiamare “Libero” un giornale), oltre alle domande “quanto ci è costata?” sino alle più volgari espressioni di pochezza umana. Temo che Silvia dovrà ancora essere forte, per sopportare tutto questo schifo! Coraggio…
Antonella dice
Grazie per questo splendido lavoro grafico.
Racchiude la vera essenza della narrazione.
nicocomix dice
Ciao Antonella, ti ringrazio per il complimento, ma devo ammettere che è stato semplice mettere su foglio la mia idea di amore materno, protezione e tristezza per ciò che è accaduto in questi giorni. Spesso essere una donna è davvero difficile…ne so qualcosa! Un grande bacio . Nicoletta