Le forze di sicurezza israeliane si sono scontrate con i manifestanti radunati per difendere i diritti delle famiglie palestinesi al centro di un controverso caso di proprietà terriera. Nel quartiere di Sheikh Jarrah, vicino alla Città Vecchia di Gerusalemme, gli ebrei israeliani sostenuti da tribunali hanno preso il controllo delle case in virtù del fatto che le famiglie ebraiche vivevano lì prima della fuga causata dalla guerra d’indipendenza di Israele del 1948. La Corte Suprema di Israele si è pronunciata in favore dello sfratto delle quattro famiglie il 6 maggio, scatenando le proteste sfociate in guerriglia. Da decenni la città di Gerusalemme è uno dei punti chiave del conflitto fra Israele e Palestina, i problemi nascono dal fatto che Gerusalemme per ragioni diverse è riconosciuta come capitale del proprio stato sia dai palestinesi sia dagli israeliani, che non sono riusciti a trovare un accordo sul suo status nemmeno con gli Accordi di Oslo, l’ultimo accordo politico stretto fra i due paesi e risalente al 1993. La città è abitata sia da israeliani che da palestinesi e questa coabitazione nel tempo ha generato decine di grandi e piccole dispute relative a quartieri, isolati e confini territoriali, che complicano ancora di più la già intricata questione della guerra fra palestinesi e israeliani. Sa tanto di pulizia etnica! Per i palati sensibili posterò anche la versione edulcorata con Netanyahu.
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