Dal 26 aprile torneranno le zone gialle. Una decisione annunciata dal Premier Mario Draghi, che sarà accompagnata anche dalla riapertura dei ristoranti alla sera, ma solo all’aperto. L’annuncio ha mobilitato le proteste da parte della comunità scientifica. Tra i critici c’è Massimo Galli, direttore delle Malattie infettive al “Sacco” di Milano. «Il punto – dice Galli – è che con l’annuncio di venerdì è stato dato un messaggio di “liberi tutti” che proprio non ci possiamo ancora permettere. Almeno fino a una migliore copertura dei settantenni con la prima dose e degli ottantenni con la seconda. Mi sembrano obiettivi ancora lontani». Draghi, come il predecessore Giuseppe Conte, punta al senso civico della popolazione. Grandissimo errore a mio parere, e diciamolo chiaramente, riaprire con “il rischio ragionato” è come dire ” cerchiamo l’immunità di gregge non avendo vaccini a sufficienza!”
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