“Perché l’Italia amò Mussolini” il nuovo libro di Bruno Vespa è pregno di errori nella veridicità e ricostruzione, a parte la solita litania “il fascismo ha fatto anche cose buone!”, il conduttore di Porta a Porta si è lanciato in dichiarazioni controverse sul Duce premiando i suoi lettori e seguaci di destra. La prima è quella relativa alla creazione dell’Inps, l’Istituto nazionale della previdenza sociale. La creazione dell’istituto risale al 1898, quando nasce la Cassa Nazionale di previdenza per l’invalidità e per la vecchiaia degli operai, mentre nel 1919 l’assicurazione per l’invalidità e la vecchiaia diventa obbligatoria per i lavoratori dipendenti privati. Altra ‘fake news’ riguarda la settimana lavorativa di 40 h, una conquista sindacale arrivata ufficialmente mezzo secolo dopo la caduta del regime, con la legge 24 giugno 1997 n. 196. Un ripassino sarebbe appropriato.
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