Il ministro Piantedosi commenta la strage in mare di migranti a Crotone: “La disperazione non può giustificare viaggi pericolosi per le vite dei figli”, mancava solo dicesse “partir è un po’ morir”. In tanti anni che seguo la politica non avevo mai visto un elemento del genere, assolutamente insensibile, più cerca di giustificare le sue esternazioni e più aggrava la sua posizione fino alla richiesta di dimissioni da ministro degli interni. Dopo la tragedia di Crotone, dove sono morte 67 persone tra cui anche molti minorenni, il teatrino delle responsabilità, dello scarica barile, dei soccorsi tardivi e delle competenze è puntualmente iniziato chiamando in causa la Guardia Costiera, il governo Meloni e Piantedosi. Forse tacere, per rispetto di chi fugge in cerca di un posto migliore e invece trova la morte sarebbe il minimo.
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