3 Maggio, giornata mondiale sulla libertà di stampa. L’Italia si prepara a celebrare la ricorrenza istituita nel 1993 dall’assemblea generale delle Nazioni Unite dal poco invidiabile 41esimo posto, ultima in classifica in Europa e con circa 20 giornalisti sotto scorta. Dunque la riflessione è semplice, o è libertà di stampa o è dittatura. L’informazione libera, il diritto di accedervi, la possibilità di svolgere il lavoro di giornalismo senza ricevere minacce o essere obbligati alla scorta, gli equi salari, un’occasione per riflettere sull’importanza dei principi in difesa della libertà di parola e di informazione, del pluralismo e dell’indipendenza dei media. Questi diritti sanciti dalla Costituzione Italiana e dalle principali democrazie di tutto il mondo, assumono un significato di particolare valore sociale e attribuiscono ai media un ruolo estremamente importante nella formazione dell’opinione pubblica, nella creazione della percezione della realtà e sulla qualità della vita dei lettori e della società intera. E’ bene ricordare che ” La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”. (art. 21, Costituzione italiana, 1946)
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