Quanto stimo i francesi, pronti a scendere in piazza, per manifestare dissenso verso scelte che, aimè, noi italiani abbiamo subito con mutismo e rassegnazione. La scelta di Macron di alzare l’età pensionabile da 62 a 64 anni sta facendo arrabbiare il popolo francese che reagisce con scioperi, cortei, distruggendo tutto con la furia di chi non vuole piegarsi. Mentre il fumo dei lacrimogeni e degli incendi rende l’aria irrespirabile il governo, che non dispone della maggioranza parlamentare, invece di prenderne atto, realizza un golpe bianco ricorrendo al famigerato 49.3, consentendo al Presidente di varare una legge senza passare per il voto del Parlamento. Il leader de La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, ha twittato: “E’ una grande pagina della storia sociale di Francia quella che stiamo scrivendo. Non saremmo là se non ci fosse in ballo un tema come i 2 anni di vita libera o di costrizione”. Noi invece abbiamo ancora la legge Fornero che ci ha condannati a 67 anni. La Ministra del Welfare Prof.ssa Elsa Fornero, all’atto di dover consegnare agli italiani la pillola amara, l’innalzamento dei contributi per l’età pensionistica, piangeva in conferenza stampa senza riuscire a pronunciare la parola «Sacrifici». Se facciamo un paragone tra noi e loro non ne usciamo bene, ma l’importante è che non vi levino le dirette del Grande Fratello e di Amici.
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