Innocenti, ignare vittime, passanti, donne, uomini e bambini. Il motivo scatenante? Non mi importa, ma delle vite di quelle persone freddate con un colpo di pistola sì. Le leggi sulle armi in Texas, dove martedì 24 maggio sono stati uccisi 19 bambini e due adulti da un diciottenne in una scuola elementare, sono tra le più permissive di tutti gli Stati Uniti. Si stima che oltre un milione di texani possieda almeno un’arma, ma le stime potrebbero essere in difetto perché non sono necessari particolari permessi per acquistare, vendere e portare con sé numerosi tipi di pistole e fucili. Dallo scorso anno in Texas è in vigore una legge, firmata dal governatore repubblicano Greg Abbott, che ha messo fine alla necessità di avere un porto d’armi, consentendo praticamente a chiunque abbia più di 21 anni di avere sempre con sé un’arma. E mentre il Presidente Joe Biden parla di fermare la lobby delle armi i repubblicani propongono, mettendo subito in chiaro che non faranno alcun passo indietro nella difesa del secondo emendamento della Costituzione americana che tutela il diritto al possesso di armi, di armare gli insegnanti.
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