Chissà quanti di voi si ritroveranno nelle parole pronunciate dall’operaio della mia vignetta. “Consideri la nostra azienda come una grande famiglia, come sua madre…” All’inizio uno ci crede, perché è giovane, inesperto, ingenuo, è felice di avere finalmente uno stipendio, può fare progetti, una macchina, la casa, sposarsi… Il tempo passa ma continui a crederci. Quelle frasi ti vengono ripetute ciclicamente, servono a motivarti, (gran bella parola) a rinnovare il tuo entusiasmo. Un giorno, così, di punto in bianco, ti arriva una mail (nei migliori dei casi) oppure, più confidenzialmente, un messaggio su WhatsApp. Licenziato. Inizi a contattare i colleghi e scopri che anche loro hanno ricevuto l’identica missiva. Il mutuo, le rate del divano, della macchina, le spese per l’istruzione dei tuoi figli, le bollette, il cibo… L’elenco si allunga, e più l’elenco aumenta e più ti manca l’aria. Poi ripensi a quelle parole sulla grande famiglia… La mia solidarietà, che purtroppo non riempie il frigorifero, a tutti i 422 lavoratori della Gkn, l’azienda di Campi Bisenzio e a tutti coloro che stanno vivendo questo incubo.
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