“Appelli, riforme e nuove leggi, ma a che punto è la Chiesa cattolica nel contrasto della pedofilia del suo clero? La domanda diventa sempre più pressante dopo la pubblicazione dei rapporti sugli abusi sessuali sui minori commessi dai preti in Francia e Germania. Cifre spaventose che hanno scalfito perfino Benedetto XVI, accusato di quattro casi di negligenza quando era arcivescovo di Monaco e Frisinga, dal 1977 al 1981. Proprio sulla scrivania di Ratzinger, chiamato dopo il breve episcopato bavarese da san Giovanni Paolo II in Vaticano come prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, sono arrivati per decenni i dossier mondiali della pedofilia. Una pentola difficilissima, se non impossibile da scoperchiare durante gli anni del pontificato wojtyliano, nonostante la storica denuncia di Ratzinger sulla “sporcizia nella Chiesa” riferita proprio alla piaga degli abusi. Divenuto Papa, il tappo che per decenni ha insabbiato migliaia di questi crimini è saltato, con il rischio di minare per sempre l’immagine del cattolicesimo mondiale. ” Fonte : Il Fatto Quotidiano
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