Raccontare tutto, ma proprio tutto, confidarsi nelle questioni più intime, non dovrebbe essere “privilegio” dell’orecchio dell’amico/a del cuore, della persona fidata o di un parente? Vedo post su Facebook di persone che raccontano i cazzi loro, ma non cose irrilevanti, che fanno scappare una risata, magari! Via libera al piccolo quotidiano, alla foto del divano rosicchiato dal cane oppure della pizza che si sta per divorare, lo faccio anch’io, ma vi prego, limitatevi. Chi legge il vostro post non vi conosce se non superficialmente, magari è appena l’amicizia dell’amicizia dell’amicizia di un vostro vicino. Non tutto si deve spiattellare, e la parola riservatezza non esclude che siate “social”.
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