A Capodanno si fanno i bilanci, si guarda indietro, e quest’anno, il 2020, è stato davvero duro per tutti, le restrizioni, la paura dei contagi, tutti coloro che non ce l’hanno fatta, la triste consapevolezza che neppure una pandemia è riuscita ad unire il nostro paese, e allora mi affido alle parole di Charles Bukowski prima di augurare un Buon Anno Nuovo :
A mezzanotte in punto
1973-74
Los Angeles
ha cominciato a piovere sulle
foglie di palma fuori dalla mia finestra
i clacson e i fuochi d’artificio
erano svaniti
e tuonava.
ero andato a letto alle 21.00
spente le luci
tirate su le coperte –
la loro letizia, la loro felicità,
le loro urla, i loro cappelli di carta,
le loro automobili, le loro donne,
i loro ubriachi dilettanti…
la notte di Capodanno mi atterrisce
sempre
la vita non sa nulla degli anni.
adesso i clacson si sono ammutoliti
e i fuochi d’artificio e i tuoni…
tutto è finito in cinque minuti…
odo soltanto la pioggia
sulle foglie di palma,
e penso:
non capirò mai gli uomini,
ma è andata
anche questa.
Charles Bukowski
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