“Sono stanco e voglio essere libero di scegliere il mio fine di vita. Nessuno può dirmi che non sto troppo male per continuare a vivere in queste condizioni e condannarmi a una vita di torture”. Sono le commoventi parole di Mario (nome di fantasia), il 43enne tetraplegico primo malato ad aver ottenuto il via libera al suicidio assistito in Italia. Il Vaticano esprime la massima vicinanza al paziente e alla famiglia, ma sostiene che la via da intraprendere sia quella delle cure palliative. Cure Palliative? Quante ore è stato Gesù sulla croce, quanto è durata la sua passione? Secondo i vangeli canonici 6 ore. Lo Stato Italiano è laico, eppure l’influenza della Chiesa è inconfutabile, e per 6 ore di agonia condannano a una “vita” di sofferenza malati che non hanno alcuna aspettativa di guarigione. La dignità del malato passa anche attraverso il desiderio di porre fine alla propria esistenza tramite il suicidio assistito.
fine vita . Nicocomix
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