L’accoglienza riservata ai ministri del governo Meloni a Cutro è stata di fischi e lanci di pelouche. Le auto blindate che trasportavano i politici hanno constatato il dissenso di chi non si gira dall’altra parte, di chi ha visto uomini, donne e bambini affogare tra le onde del loro mare. Il consiglio dei ministri ha optato per Cutro come location d’eccezione, scelta dalla premier per omaggiare le vittime del naufragio dello scorso 26 febbraio in cui hanno perso la vita almeno una settantina di migranti. Il summit ha deliberato inasprimento delle pene per gli scafisti e per lavarsi ulteriormente la coscienza Giorgia Meloni ha invitato a Palazzo Chigi i parenti delle vittime. Sinceramente se fossi nei panni dei parenti dei migranti annegati boicotterei la “visita guidata” nel governo degli orrori. Attendiamo anche cartelli sul bagnasciuga con il divieto di balneazione.
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