La Camera non bada a spese per le “esigenze individuali e l’aggiornamento tecnologico” dei 400 deputati, che potranno godere di un bonus da 5.500 euro per acquistare prodotti come pc, tablet, smartphone, e mentre leggerete questa notizia, sul vostro cellulare ammaccato, immagino lo stomaco che vi andrà in fermentazione, ma aspettate! Perché all’interno della Legge di bilancio approvata dal Consiglio dei Ministri, il governo Meloni ha previsto un finanziamento di 70 milioni di euro agli istituti paritari. Il contributo annuo su cui potranno contare le scuole private sale dunque a 626 milioni di euro, in linea con l’indirizzo politico tracciato dagli esecutivi precedenti. Ok, direte voi, ma alla scuola pubblica magari ha destinato…STO CAZZO! Già, perché la grande assente della prima manovra economica targata governo Meloni è stata proprio l’istruzione pubblica. Ora, ragionando a mente fredda e dopo una confezione di Maalox, quel bonus non si poteva destinare alle scuole pubbliche per acquistare materiale tecnologico per gli studenti che magari, ma dico magari eh, ne avrebbero più bisogno rispetto a chi guadagna stipendi da capogiro?
Lascia un commento