Era il 7 gennaio del 2015, nella sede di Parigi del giornale satirico Charlie Hebdo entravano due uomini armati che, a bruciapelo, trucidavano 12 persone. Per commemorare l’attentato, rivendicato da Al Qaida, la testata del settimanale satirico francese ha indetto un concorso per vignettisti a sostegno della ribellione contro la Repubblica islamica e il leader supremo Ali Khamenei. Nel numero speciale uscito il 4 gennaio del 2023 sono molte le vignette irriverenti e caustiche che fanno infuriare Teheran, una soprattutto viene rimbalzata ovunque sui giornali italiani, e siccome la nostra stampa è alla costante ricerca di scoop per aumentare le vendite e visualizzazioni hanno pensato bene di calcare la mano inventando minacce ricevute via social a un disegnatore toscano. In mancanza di interviste rilasciate dallo stesso vignettista si sono messi a inventarne di sana pianta con tanto di virgolettati del tipo: “minacce”, “ho paura”, e “sotto protezione” . Parole che attirano sicuramente il lettore mediocre ma che allontanano chi le notizie le pretende vere e che, soprattutto, le va a verificare. L’unica cosa reale tra tutte quelle fake news scritte è che la satira è scomoda.
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