Coraggio, passerà anche questo maledetto 2022. Prepariamoci con sedute yoga per affrontare la domanda “Che fai a Capodanno?” e a schivare come in Matrix “Auguri a lei e famiglia”. Scamperemo al “quand’è che ti fidanzi?”, “quando ce lo farete un nipotino?” e con il capo chino fingeremo di apprezzare il maglione con la renna ricevuto in regalo e la sciarpa nepalese che punge e irrita il collo. Subiremo le odiose gif natalizie inviate dagli amici burloni, le foto delle portate trangugiate in diretta e i post su twitter del centrotavola della Santanchè. Risponderemo, per educazione, a messaggi di auguri impersonali che ci inoltreranno con modalità “a tutti” con la gif ricevuta in precedenza. Guarderemo “Una poltrona per due” come da rituale, e sempre come da rituale, affronteremo la diatriba del pandoro o panettone, e del torrone morbido o duro. I più fortunati benediranno il covid sorseggiando un brodino caldo e tutti gli altri, reduci dal cenone, andranno in processione in farmacia alla ricerca del Gaviscon che saluteranno quelli in coda per il tampone, e poi, tutti in giro il 26 dicembre con i vestiti nuovi e con le etichette ancora attaccate penzolanti, ma soprattutto fate gli scongiuri quando Paolo Fox vi dirà il vostro oroscopo per l’anno venturo. Ricordatevi quando starete per accendere un petardo che c’è gente che ci sta davvero sotto le bombe, che non ha nulla da festeggiare se non un giorno in più di vita passato al freddo e senza cibo. I soldi che avete stanziato per comprare la “bomba di Kvara” o il “bengala di Putin” destinateli a fini più nobili. La beneficenza! E se siete di quelli che dicono “aiutiamoli a casa loro” fatela una buona volta una donazione e aiutateli davvero, perché a parlare si è buoni tutti, ma buoni almeno una volta l’anno siatelo sul serio! Buon Natale da Nicocomix.
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