E’ una delle canzoni più conosciute al mondo, al pari di ” Nel blu dipinto di blu” (Volare) di Domenico Modugno. Suonata anche in discoteca nella versione remixata (e qui mi taccio per non imprecare) e cantata in tutti i paesi del mondo ed è l’inno alla resistenza per eccellenza dall’autore sconosciuto. Il 25 aprile nelle piazze d’Italia risuonerà questa canzone di sacrificio, morte, libertà, patriottismo e amore.
«Una mattina mi son svegliato
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
una mattina mi son svegliato
e ho trovato l’invasor.
O partigiano portami via
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
o partigiano portami via
che mi sento di morir.
E se io muoio da partigiano
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
e se io muoio da partigiano
tu mi devi seppellir.
Seppellire lassù in montagna
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
seppellire lassù in montagna
sotto l’ombra di un bel fior.
E le genti che passeranno
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
e le genti che passeranno
mi diranno che bel fior.
E questo è il fiore del partigiano
o bella ciao bella ciao bella ciao, ciao, ciao
e questo è il fiore del partigiano
morto per la libertà.»
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