All’origine delle due deflagrazioni che hanno distrutto interi quartieri nella città di Beirut vi è l’incendio di 2750 tonnellate di nitrato di ammonio. Il bilancio delle vittime è in continuo aumento come quello dei feriti, infatti, stando alle cifre ancora provvisorie fornite in mattinata dalla Croce rossa, le vittime sono più di cento e i feriti oltre quattromila feriti. Tra questi, anche un militare italiano, il caporal maggiore Roberto Caldarulo, del battaglione Gestione Transiti (RSOM) di Bari. Oggi su molti social la notizia è in tendenza anche per quelli che sino a poco tempo fa si erano improvvisati architetti, poi riscoperti virologi e oggi esperti di esplosivo, che poi, molti di questi ridevano a quella freddura dopo un rutto!
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